09/08/11
Evanescence - Ecco il nuovo singolo!
Sono lieto di presentarvi il nuovo singolo degli Evanescence. What You Want.
Come previsto è carica, fresca e pronta per inondare le radio per un gran ritorno di una delle band più famose al mondo e, forse, più amate. Il ritornello è fatto per essere cantato e da un primo live su MTV made in U.S. si nota benissimo cosa intendeva Amy dicendo che si sono divertiti tantissimo a creare questa piccola perla: vero e proprio gusto per la musica, il piacere di suonare, comporre e cantare. Vedere per credere.
Personalmente sono in loop! Non smetto più di ascoltarla.. ma io sono di parte.. quindi vedremo come reagirà il pubblico.
In attesa dei primi di ottobre, per il terzo album dal nome "Evanescence"...Eccovi il singolo!
03/08/11
A Little Bit of.. Rock!!
Non so bene come mi sia presa questa idea, ma stavo spolverando alcuni cd dei bei tempi passati ed ho trovato un po' di gruppi rock. Facili all'ascolto, piacevoli, freschi e.. beh, a mio avviso, consigliabili. Ovviamente spero col cuore che dopo aver letto e ascoltato le proposte, andrete ad indagare meglio fra i loro lavori.
Iniziamo con i Lifehouse, band californiana puramente made in L.A. Tutt'oggi piuttosto famosi in giro per il mondo grazie alle loro hit, usate più volte in numerose serie tv. Il sound ha un che di alternative e di misto post-grunge, unito alla voce leggermente roca ma melodica del cantante, Jason Wade, ha dato vita a ben cinque album nell'ultimo decennio. Bando alle parole, vi lascio ad un loro video: Blind. Una power ballad d'impatto dove si sentono bene sia il sound, che la vocalità di Jason.
Il secondo gruppo nella lista, i Dishwalla, made in Santa Barbara, ha avuto un discreto successo negli States e, una piccola chicca per gli appassionati, sono apparsi in un episodio della serie TV di Streghe col loro primo successo. Il loro sound è sempre appartenente alla categoria alternative misto post-grunge, ma diversamente dalla band proposta prima, si aggiunge qualche influenza elettronica molto soft, soprattutto nei loro ultimi due studio album. In più la voce è più pulita, ma altrettanto melodica. Sfortunatamente non hanno fatto molti video promozionali e la mia scelta si è posata su Somewhere in the Middle, tratto dal cd Opaline, secondo me il loro più ispirato lavoro in studio:
Terzo ed ultimo gruppo, i Vertical Horizon. Direttamente da Washington D.C., sono stati meno fortunati col pubblico forse, ma non per questo meno bravi. Tra i tre gruppi proposti, sono quelli più melodici forse. Il sound qui, come la voce, risulta molto più pulito rispetto agli altri. Non noterete il tocco post-grunge, ma il vero senso del rock moderno, più qualche nota di alternative da serie TV. Anche loro non hanno pubblicato molti video, qui vi propongo una delle mie canzoni preferite prodotte da loro: Forever.
ENJOY!!
Etichette:
Dishwalla,
Lifehouse,
Vertical Horizon Rock
30/07/11
Kat DeLuna Alla Riscossa!
Ladies & Gentlemen, vi presento Kat Deluna.
Per chi la conosce, le presentazioni servono a poco. Per chi invece non l'ha mai sentita, lei è la cantante che sembra aver ispirato in qualche modo Miss Jennifer Lopez con le sue nuove hit. Ad esempio è uscito il paragone fra la ben nota On the Floor e la meno nota Party O'Clock, della giovane Kat.
E' chiaro quindi il sound misto Dance-Electro-Latino e chi più ne ha, più ne metta. C'è anche da dire che l'artista aveva iniziato con un altro genere, ma si è lasciata trasportare dalle mode del momento e dunque anche lei si è buttata nel cosiddetto "puttan pop". A mio avviso se la cava piuttosto bene, e per di più è un'abilissima dancer e sa anche cantare un tocco di lirica.
Dato che sembra che presto debba uscire una sorta di remake USA del suo ultimo cd, dal nome ViVa, oggi vi propongo due tracce che potrebbero essere incluse. Una è anche uscita da poco come nuovo video e singolo ufficiale: Drop It Low. Hanno entrambe un sound fresco e un beat alquanto accattivante, perfette per inondare le radio e le discoteche estive.
Enjoy!
Per chi la conosce, le presentazioni servono a poco. Per chi invece non l'ha mai sentita, lei è la cantante che sembra aver ispirato in qualche modo Miss Jennifer Lopez con le sue nuove hit. Ad esempio è uscito il paragone fra la ben nota On the Floor e la meno nota Party O'Clock, della giovane Kat.
E' chiaro quindi il sound misto Dance-Electro-Latino e chi più ne ha, più ne metta. C'è anche da dire che l'artista aveva iniziato con un altro genere, ma si è lasciata trasportare dalle mode del momento e dunque anche lei si è buttata nel cosiddetto "puttan pop". A mio avviso se la cava piuttosto bene, e per di più è un'abilissima dancer e sa anche cantare un tocco di lirica.
Dato che sembra che presto debba uscire una sorta di remake USA del suo ultimo cd, dal nome ViVa, oggi vi propongo due tracce che potrebbero essere incluse. Una è anche uscita da poco come nuovo video e singolo ufficiale: Drop It Low. Hanno entrambe un sound fresco e un beat alquanto accattivante, perfette per inondare le radio e le discoteche estive.
Enjoy!
29/07/11
Cher Lloyd: Da X-Factor UK a.. (INSERIRE DESTINAZIONE)
Peccato.
Davvero un peccato. Quando decisi di seguire l'X-Factor inglese, (ovvero la versione originale del programma, dato che è nata lì) l'avevo fatto perché avevo ascoltato un paio di cantanti che l'avevano vinto, ed ero rimasto molto contento delle loro doti canore. Voci semplicemente potenti e altamente radiofoniche.
Sto parlando della famosa Leona Lewis, vincitrice nel 2006, e della forse meno nota Alexandra Burke, edizione 2008. Ma dato che Leona ormai è anche troppo nota, vi mostrerò la altrettanto dotata e bella Alexandra in questo breath-taking live, da guardare fino in fondo:
Ma arriviamo all'argomento del post: Cher Lloyd, quarta classificata della scorsa edizione 2010. Presa secondo me nel programma da Cheryl Cole, solo perché potrebbe essere la sua gemella, se non fosse per la minore età. Due motivi, anzi tre, per cui ho deciso di puntarmi verso di lei. Uno: il vincitore Matt Cardle sembra essersi dileguato. Due, la seconda classificata Rebecca Ferguson, nonostante la sua notevole dote canora, ancora non si decide a uscire con un LP. Tre, il motivo più ovvio, dopo il primo singolo Swagger Jagger è arrivata una preview del nuovo cd. E dato che finora solo lei è arrivata a tanto, tra i partecipanti del 2010, vediamo che cosa ha combinato.
Essendo la rapper della trasmissione, se così si può chiamare (lei stessa lo disse in una intervista), era scontato che si focalizzasse su quello. Quasi tutte le sue performances sono state cover o mash-up su questo genere, e dunque le preview parlano chiaro.
Eh si, parlano e dicono tutte: "Ciao, sono Cher Lloyd, la rapper. Ho appena compiuto diciotto anni e ho già fatto un cd. Mi piacciono le caramelle e lo zucchero filato, e mi diverto a rappare in canzoni che ho ideato guardando le Winx e i Teletubbies. La parte migliore? Sono anche convinta di quello che faccio!"
Fin qui nulla di male da obiettare, ognuno è libero di esprimersi come vuole. Infatti dopo averla ascoltata due o tre volte, la preview mi piaceva quasi, però mi è sembrato di ascoltare un'unica traccia, invece di tanti pezzi di canzoni diverse: tutte lo stesso identico beat, con melodie cotton candy e una poco, ma poco adatta rapper diciottenne che rappa un rap all'acqua di rose senza senso, che per di più non ci azzecca un tubo su quelle basi musicali. Ho avuto la cattiva impressione che sarebbe finita così, già quando uscì Swagger Jagger, che sembrava un'accozzaglia di due tracce diverse, troppo corte per essere registrate e quindi unite assieme. E male.
Come ho detto all'inizio, peccato. Davvero peccato, perché un minimo di voce, Cher, ce l'ha. Spero di sbagliarmi, e che l'album finale esca un po' diverso, e che faccia il boom di vendite. Odierei vedere una Cher "Flop" Lloyd, in mezzo alle altre floppine del momento. Cher, so che provi ad essere diversa, in mezzo al mucchio di roba tutta uguale, ma almeno per iniziare almeno un paio di tracce leggermente più "cantate", che rappate, non ti farebbero male. Vi lascio ad una sua foto "simil Cheryl Cole" e ad un suo live decente, a mio parere, dove si nota che un po' di voce ce l'ha. Dovrebbe solo usarla.
"Se la uccido, mi paghi una colazione?"
Titolo macabro. Lo so.
Ma non può essere altrimenti: titolo macabro per una storia macabra.
E' questo quello che è successo in Galles, una scommessa finita male. Il colpevole, come dichiarato dal tribunale, è un sedicenne di nome Joshua Davies. Bravo studente, temperamento tranquillo, frequentante la chiesa, tutte cose che farebbero addolcire anche i genitori più rigidi. Proprio come è successo con genitori della vittima, la quindicenne Rebecca Aylward, che si fidavano di lui, lo avevano accolto in famiglia, in quanto fidanzato della ragazza.
Poi un giorno scatta una scintilla nel buio della mente di Joshua: una scommessa. "Se io la uccidessi, tu cosa faresti?" chiede lui ad un suo amico. Ma l'amico ovviamente la vede come una di quelle cose stupide dette tra amici, ridendo e scherzando, di quelle che non vengono mai prese sul serio. Ma MAI, qui, diventa una parola grande. Troppo grande. Qualcosa nella testa del sedicenne gli fa credere che la linea di demarcazione tra scherzo e realtà possa essere ignorata. Probabilmente, come è venuto fuori dopo l'omicidio, la causa di tutto ciò era la relazione di amore-odio instaurata nella coppia. Questo è difficile da stabilire con certezza.
Quel che è certo è il fatto che la ragazza è stata portata in un boschetto nascosto, presa a sassate in testa e uccisa con violenza dal ragazzo.
Per una colazione.
Le sue difese in tribunale sono risultate inutili, in quanto probabilmente a causa di un'indole narcisista, ha descritto l'accaduto ad un suo amico. Questo è quanto riportato:
"Sai quanto è difficile spezzare il collo di una persona? E' stato più facile ucciderla con un bel sasso in testa. La parte peggiore è stata quando le ossa del suo teschio sono spuntate fuori."
E dopo questa, arriva il classico tocco finale del killer, proprio come ogni buon serial-killer lascia di proposito la sua impronta. Scrive all'amico della scommessa su facebook, dicendo:
"Mi sa proprio che mi devi una colazione!"
Questo è quanto.
Piccoli serial killer crescono. Per fortuna, stavolta, uno è stato fermato.
Ma non può essere altrimenti: titolo macabro per una storia macabra.
E' questo quello che è successo in Galles, una scommessa finita male. Il colpevole, come dichiarato dal tribunale, è un sedicenne di nome Joshua Davies. Bravo studente, temperamento tranquillo, frequentante la chiesa, tutte cose che farebbero addolcire anche i genitori più rigidi. Proprio come è successo con genitori della vittima, la quindicenne Rebecca Aylward, che si fidavano di lui, lo avevano accolto in famiglia, in quanto fidanzato della ragazza.
Poi un giorno scatta una scintilla nel buio della mente di Joshua: una scommessa. "Se io la uccidessi, tu cosa faresti?" chiede lui ad un suo amico. Ma l'amico ovviamente la vede come una di quelle cose stupide dette tra amici, ridendo e scherzando, di quelle che non vengono mai prese sul serio. Ma MAI, qui, diventa una parola grande. Troppo grande. Qualcosa nella testa del sedicenne gli fa credere che la linea di demarcazione tra scherzo e realtà possa essere ignorata. Probabilmente, come è venuto fuori dopo l'omicidio, la causa di tutto ciò era la relazione di amore-odio instaurata nella coppia. Questo è difficile da stabilire con certezza.
Quel che è certo è il fatto che la ragazza è stata portata in un boschetto nascosto, presa a sassate in testa e uccisa con violenza dal ragazzo.
Per una colazione.
Le sue difese in tribunale sono risultate inutili, in quanto probabilmente a causa di un'indole narcisista, ha descritto l'accaduto ad un suo amico. Questo è quanto riportato:
"Sai quanto è difficile spezzare il collo di una persona? E' stato più facile ucciderla con un bel sasso in testa. La parte peggiore è stata quando le ossa del suo teschio sono spuntate fuori."
E dopo questa, arriva il classico tocco finale del killer, proprio come ogni buon serial-killer lascia di proposito la sua impronta. Scrive all'amico della scommessa su facebook, dicendo:
"Mi sa proprio che mi devi una colazione!"
Questo è quanto.
Piccoli serial killer crescono. Per fortuna, stavolta, uno è stato fermato.
28/07/11
Anime + Psicologia Criminale = Death Note
Come secondo post del blog, ho deciso di focalizzarmi su un Anime abbastanza conosciuto, trasmesso da MTV: "Death Note". Il titolo dà una sorta di anticipazione su uno dei temi principali della storia: un quaderno della morte, grazie al quale il possessore può scrivere quando e come far morire una persona da lui scelta.
A primo impatto, per i disprezzanti del genere, può risultare un pò storiella stupida da ragazzini amanti dei manga e dintorni. Ed ecco perché, da persona che odia soffermarsi alle apparenze, ho deciso di scrivere questo post: c'è altro su cui poter puntare lo sguardo, seguendo questo anime che, come la maggior parte dei suoi simili, è tratto da un omonimo manga.
Quello su cui vorrei infatti soffermarmi è l'accuratezza per i dettagli che pervade tutto questo lavoro. Non parlo tanto della grande cura a livello di disegni e screenplay, quanto della grande attenzione posta nell'elaborare la psicologia, criminale e non, dei vari personaggi.
Riassumerò brevemente la storia per farvi meglio capire cosa intendo: Light Yagami è il classico geniale studente modello, un pò figlio di papà, che un giorno trova un misterioso quaderno, chiamato appunto Death Note, e grazie al quale solo lui riuscirà a vedere il suo precedente possessore, Ryuk (uno "shinigami", letterlalmente un dio della morte, in giapponese ovviamente). Grazie alle regole del quaderno e a ciò che questo strambo, ma inquietante dio gli dice, Light inizierà gradualmente a far fuori dei criminali più o meno pericolosi della società, scrivendolo sul quaderno e credendo così di eliminare la malvagità del mondo a livelli esponenziali. Queste numerose morti di criminali, causate tutte da infarto improvviso e immotivato, faranno mobilitare organizzazioni di polizia, come l'Interpol, e gli enti federali, come l'FBI. La storia evolverà con l'inserimento di una altrettanto geniale controparte nelle investigazioni: Elle, un detective piuttosto particolare nel comportamento... d'altronde che senso avrebbe un detective ordinario e scontato, con un ricercato che si crede il braccio destro di Dio?
Non aggiungo altro in quanto a riassunti, anche perché ho illustrato i temi principali dell'anime: morte, soprannaturale e psicologia. L'analisi dei personaggi si svolge per buona parte grazie ai loro pensieri, a ciò che elaborano man mano che le investigazioni procedono. Veniamo introdotti in ogni pensiero di entrambi gli schieramenti e riusciamo così a immedesimarci in quello che più ci attira.
Ho voluto descrivere e riportare questo titolo perchè credo che in mezzo a tutta la produzione anime che si vede ultimamente, sia uno dei pochi con una discreta dose di collaborazione "Narratore-Spettatore", insomma non si limita a tirarti in faccia la storia per come è e ti dice "Fattela andare bene così!", ma ti induce a pensare insieme ai personaggi e talvolta ad inserirti in mezzo alla storia per farti ragionare se anche tu avresti fatto lo stesso. In più riesce ad inquietare quasi quanto fosse un film con persone reali, a partire dal disegno degli occhi di ogni personaggio.
Vi lascio adesso ad un brevissimo ma esemplare spezzone dell'anime su MTV (Light è il biondo, Elle il moro... guardacaso colori dei capelli opposti!):
Riassumerò brevemente la storia per farvi meglio capire cosa intendo: Light Yagami è il classico geniale studente modello, un pò figlio di papà, che un giorno trova un misterioso quaderno, chiamato appunto Death Note, e grazie al quale solo lui riuscirà a vedere il suo precedente possessore, Ryuk (uno "shinigami", letterlalmente un dio della morte, in giapponese ovviamente). Grazie alle regole del quaderno e a ciò che questo strambo, ma inquietante dio gli dice, Light inizierà gradualmente a far fuori dei criminali più o meno pericolosi della società, scrivendolo sul quaderno e credendo così di eliminare la malvagità del mondo a livelli esponenziali. Queste numerose morti di criminali, causate tutte da infarto improvviso e immotivato, faranno mobilitare organizzazioni di polizia, come l'Interpol, e gli enti federali, come l'FBI. La storia evolverà con l'inserimento di una altrettanto geniale controparte nelle investigazioni: Elle, un detective piuttosto particolare nel comportamento... d'altronde che senso avrebbe un detective ordinario e scontato, con un ricercato che si crede il braccio destro di Dio?
Non aggiungo altro in quanto a riassunti, anche perché ho illustrato i temi principali dell'anime: morte, soprannaturale e psicologia. L'analisi dei personaggi si svolge per buona parte grazie ai loro pensieri, a ciò che elaborano man mano che le investigazioni procedono. Veniamo introdotti in ogni pensiero di entrambi gli schieramenti e riusciamo così a immedesimarci in quello che più ci attira.
Ho voluto descrivere e riportare questo titolo perchè credo che in mezzo a tutta la produzione anime che si vede ultimamente, sia uno dei pochi con una discreta dose di collaborazione "Narratore-Spettatore", insomma non si limita a tirarti in faccia la storia per come è e ti dice "Fattela andare bene così!", ma ti induce a pensare insieme ai personaggi e talvolta ad inserirti in mezzo alla storia per farti ragionare se anche tu avresti fatto lo stesso. In più riesce ad inquietare quasi quanto fosse un film con persone reali, a partire dal disegno degli occhi di ogni personaggio.
Vi lascio adesso ad un brevissimo ma esemplare spezzone dell'anime su MTV (Light è il biondo, Elle il moro... guardacaso colori dei capelli opposti!):
27/07/11
Evanescence - Il Ritorno
Non potevo non scrivere il mio primo effettivo post sulla musica, senza puntare lo spotlight su uno dei miei gruppi senza dubbio preferiti: gli Evanescence. Ebbene sì sono tornati, ormai la notizia è stata confermata dal sito ufficiale, oltre che dalla leader del gruppo Amy Lee: la voce che ha fatto sognare molti nelle ormai indelebili "Bring Me to Life" e "My Immortal". Eccovi la prima delle due, tanto per chi invece ha dimenticato:
Dopo ormai cinque anni di quasi silenzio, la band di Little Rock, Arkansas, ha finalmente finito di realizzare il loro terzo studio album e ha ovviamente iniziato a pubblicizzarlo. La fortunata versione americana di MTV ha avuto la possibilità di ascoltare il nuovo LP e ci ha regalato dei piccoli sprazzi di due o tre tracce in anteprima.
Non si sente granchè per il momento: il nuovo singolo "What You Want", in uscita agli inizi di settembre, pare essere un brano alquanto energico e quindi adatto ad esplodere via radio, per questo grande ritorno.
Come dice Amy, ci sono un paio di tracce di questo genere nel cd, diverse dal normale stile degli Evanescence. Il resto delle tracce sono "divertenti, ci siamo divertiti un sacco nel registrarle" come dice la cantante, saranno più simili al loro stile. Infatti le altre due o tre preview confermano questa descrizione, anche se si notano influenze di elettronica e dintorni. Nel sentirle si nota in particolar modo l'influenza della cantante islandese Bjork (in particolar modo di un suo album del 97: Homogenic).
Che altro dire, se non che non vedo l'ora di avere il cd fra le mani?
Sento di temerlo un pò, perchè odierei vedere che le influenze elettroniche di cui si parla nelle interviste hanno assorbito il loro vero stile.. un pò come per i Linkin Park, che davano più o meno le stesse spiegazioni con l'ultimo oscuro cd.
E dico oscuro non in senso dark...ma nel senso che rinnovarsi, a volte, non fa bene...
Vi lascio ad una delle interviste con la bellissima Amy Lee:
INTRODUCTIONS
Come primo post, mi ero prefisso di scrivere due parole su come ho intenzione di sviluppare questo blog, e quello che potrete trovare, in futuro, curiosando fra gli archivi.
Il fatto è che lo considero altamente scontato e perlopiù inutile, dal momento che per adesso ho tante, troppe idee nella testa e non ho la minima idea di quelle che effettivamente inserirò qui dentro. Vedrete da soli quello che questo blog tratterà e credo siate tutti quanti in grado di scegliere quello che più vi interessa spulciare, sempre che ci troviate qualcosa!
Fondamentalmente quindi avrei potuto evitare di scrivere anche questo post.
Cavolo, è vero.. ehm..
Beh, mi pareva poco cortese non fare una premessa, ma le premesse non mi piacciono, in questi casi fungono da spoilers, rovinano tutto. Il bello delle notizie e delle curiosità è proprio l'andare a scovarle! Quindi ho optato per una "Non-Premessa".
Si, ecco! Questa è una Non-Premessa al mio Non-Blog.
E aggiungo anche un paio di Non-Questionari, qua di fianco, a destra.
Grazie della preziosa attenzione e...
BENVENUTI !
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